La casa editrice Mimesis ha dato alle stampe un testo (Dopo le bombe) che, nella bibliografia sul tema, ci è apparso degno di attenzione in quanto affronta il tema con un taglio diverso dal solito, incentrando l’attenzione, come dice il sottotitolo, sull’uso politico della Strage di Stato negli anni a seguire. Di seguito la presentazione della casa editrice.
Tre generazioni di storici concentrano anni di studio sulla strage di piazza Fontana in un volume corale, accostando le nuove linee di ricerca sul tema a un documentato inquadramento degli eventi. A partire dall’analisi di come oggi la strategia della tensione è studiata nelle aule di scuola e dallo sguardo dei mass media stranieri e italiani, gli autori provano a capire, cinquant’anni dopo le bombe, cosa rimane della strage di piazza Fontana e della strategia della tensione e come raccontare questa complessa fase della storia italiana ed europea, fornendo possibili nuovi strumenti di studio.
Questo, anche se non sembra, è un libro di storia del tempo presente. Non perché non ci sia ancora tanto da dire e da indagare sulla vicenda, ma perché è sempre più urgente porre l’attenzione della storiografia su come quegli eventi e quel periodo sono visti oggi. Smascherare l’origine di alcune storture attuali dell’immaginario collettivo è necessario per aiutare tutti, soprattutto i giovani, a comprendere che questa storia continua a essere la loro e la nostra storia e per correggere finalmente la rotta dell’attuale disgregazione politico-culturale.
Il libro è un omaggio alla memoria civile di chi ha resistito a depistaggi e disinformazione, mantenendo ferma una posizione di verità e giustizia anche negli anni successivi alle stragi e ai tentati golpe. Da qui dobbiamo partire per riempire un vuoto grave nella memoria pubblica della guerra fredda e per ricostruire quella degli anni ’60 e ’70 in Italia.
Con scritti di: Aldo Giannuli, Davide Conti, Elia Rosati, Giulio D’Errico, Elio Catania, Erica Picco, Sara Troglio, Fabio Vercilli.